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venerdì 12 settembre 2008

DEDICATO A.........MARA

Mi ero promesso di utilizzare questo blog per sfoghi personali soltanto quando sarebbe stato strettamente necessario.
Purtroppo, vista la pochezza di alcuni membri del governo in carica, sindaci, nani e ballerine ministro,mi sono sentito moralmente obbligato nel redigere l'ennesima arringa internettistica.
Partirei così se non vi dispiace:
Gentilissima e graziosissima e sicuramente generosissima Ministro Carfagna, mi rincresce constatare che tu(mi conceda il tu, siamo praticamente coetanei) non ti accontenti di essere la carica dello stato più masturbante della storia della repubblica italiana, ma, con immane protervia, cerchi di cimentarti nell'attività legislativa, barcamenandoti sbrigativamente, dal basso del tuo inutile ministero.
Prima di essere ingiustamente impallinato tengo a precisare che non sono assolutamente contrario alle "pari opportunità", ci mancherebbe altro, penso tuttavia che le condizioni sociali che il tuo ministero amministra sono ampiamente garantite e difese da quella sconosciuta e vetusta scrittura chiamata comunemente costituzione.
Pertanto, ritengo il tuo ministero, frutto di una macroscopica incoerenza della classe politica di cui tu, mi duole ricordartelo, sei parte attiva(destra/sinistra, è tutta una pasta, non mi fregate più!).
Tornando a noi, mi è capitato ultimamente di leggere il testo e le motivazioni del disegno di legge da te proposto in merito a prostitute e clienti e devo dire che.........mi sembra una solenne cazzata.
Andiamo con ordine:
Le puttane,(finiamola con questo inutile buonismo lessicale, diamo alle cose il loro nome )stando a quanto tu sostieni, sono diventate un problema sociale alquanto allarmante, in quanto, degradano l'immagine del nostro paese occupando ogni strada del regno ora repubblica.
Tuttavia, il rilevante allarme sociale smette di esistere dal momento in cui le suddette zooccole si accontentano di esercitare in appartamento, meglio ancora in parlamento(scusa la rima ma vorrei che il concetto fosse chiaro), lontano dagli occhi bigotti di ministri puttanieri e cocainomani, preti pedofili, e quant'altro di meschino contraddistingue il nostro "bel paese".
Mi stupisce che tu, paladina del pariopportunitanesimo, non colga che evidentemente il vero allarme sociale non è dettato dal luogo ove queste benedette mignotte esercitano, ma bensì dalle circostanze che obbligano sicuramente la maggior parte di esse a dover ricorrere al commercio di sesso, vuoi per povertà e necessita, vuoi perchè schiavizzate da personaggi senza scrupolo alcuno che non hanno nemmeno il buon gusto di vendere il proprio culo pur di arricchirsi.
Sorvoliamo ampiamente su quanto da te dichiarato in merito al fatto che non concepisci come una donna possa vendere il proprio corpo(tu quoque mara), il punto della situazione per non diventar tedioso è la schaivitù, cara ministra dei dodici mesi camionabili, non la marchetta, non la strada, non l'appartamento.
Se il problema fosse di viabilità dovrebbe occupasene il ministero dei trasporti, non delle pari belinate, o forse tu mi suggerisci che la pari opportunità sta nel libero esercizio della professione dagli scranni del parlamento?
Il vero problema, cara Mara, il vero allarme sociale, onorevole ministro della repubblica, sono gli Italiani, sordido popolo di pecoroni, incapaci di distinguere una politica efficace(destra o sinistra che sia) da mosse legislative fallaci almeno quanto chi le propone(scrivo fallaci per non scrivere falliche).
Concludendo, da domani probabilmente, non rischierò più di incontrare sulla mia strada le mercanti del sesso, non proverò più quel senso d'imbarazzo nel vedere il mio paese degradato da cotanto orrore, ma sicuramente sputerò piombo a causa della canoniche ore passate in tangenziale e bestemmierò copiosamente per l'ennesime due ore della mia vita passate cercando parcheggio in corso lodi, pensando quanto eri carina, quanto eri intelligente quando ti limitavi a sorridermi, tutta nuda, nonstante sotto di te imperasse la scritta "DICEMBRE".